La plastica rappresenta circa il 40% dei rifiuti urbani prodotti annualmente nel nostro paese. Nel 2019 circa 2,3 milioni di tonnellate di imballaggi di plastica sono stati immessi al consumo. Di questi, soltanto il 45% è stato avviato a recupero,  a fronte di un obiettivo europeo del 50% al 2025 e del 55% al 2030.  Più di 1 milione di tonnellate sono inviate ad incenerimento^[1].  Per aumentare la percentuale di plastica effettivamente riciclata, è fondamentale ridurre il consumo (e l’immissione al consumo) delle tipologie di plastica il cui riciclo risulta complesso per motivi tecnici ed economici (Polistirene, plastiche usa e getta).  A questo scopo, Change For Planet ed altre associazioni (Eumans, Volt Italia) promuovono un’iniziativa a fianco di tecnici competenti, Università ed Enti pubblici, affinché cooperino tra loro per integrare la cittadinanza come chiave per un sistema di raccolta e riciclo della plastica più sostenibile. Il punto focale è la promozione la riduzione del consumo di plastiche non riciclabili attraverso la loro differenziazione ed introducendo piccoli centri di raccolta dei rifiuti plastici, all’interno di appositi siti prestabiliti con gli enti competenti.

L’obiettivo primario sarà quello di coinvolgere i cittadini, mostrando loro la problematica del riciclo della plastica; si organizzeranno dunque giornate di approfondimento e di dibattito, volte a disciplinare l’apprendimento dei cittadini sulla conoscenza delle varie tipologie di plastiche che costituiscono gli imballaggi più comuni (flaconi, vaschette, sacchetti) e sui nuovi metodi di raccolta e smistamento che caratterizzeranno i nuovi centri di raccolta locali.

[1] ISPRA, “Rapporto Rifiuti Urbani 2020” Rapporti 331/2020, ISBN:  978-88-448-1030-6