Il sistema alimentare globale ha un forte impatto impatto sul clima. Senza una presa di posizione decisa, il cambiamento climatico potrebbe avere importanti ripercussioni su tutte le dimensioni della sicurezza alimentare, dalla disponibilità dei prodotti agro-alimentari sul mercato, alla loro qualità e accessibilità.
Nelle ultime settimane, abbiamo analizzato l’impatto dell’attuale sistema alimentare globale sul clima. La produzione e il consumo alimentare rappresentano una delle principali fonti antropogeniche di gas serra e, pertanto, contribuiscono in maniera rilevante al fenomeno del cambiamento climatico.
La nostra analisi della relazione tra il cibo e la dimensione ambientale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è partita da un presupposto fondamentale: il sistema alimentare e la natura sono legate da uno stretto rapporto di reciprocità. Se, infatti, il modo in cui produciamo e consumiamo il nostro cibo è determinante per la sostenibilità del Pianeta, la possibilità di coltivare, pescare e allevare non può prescindere dalla preservazione dello stato di salute degli ecosistemi naturali.
Visto che il cambiamento climatico ha il potenziale per modificare profondamente gli ecosistemi naturali attorno a noi, è importante comprendere come questo possa influenzare la produzione e il consumo alimentare. Come sottolineato in una recente sintesi della letteratura scientifica, “[s]i prevede che gli impatti del cambiamento climatico globale sui sistemi alimentari saranno diffusi, complessi, geograficamente e temporalmente variabili e profondamente influenzati dalle condizioni sociali ed economiche preesistenti ed emergenti.”
Come sottolineato dalla FAO nel report Climate Change and Food Security: Risks and Responses, il cambiamento climatico rischia di colpire tutte le dimensioni della sicurezza alimentare: disponibilità, accessibilità, utilizzo e stabilità. Questo potrebbe ostacolare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare dell’SDG 2, che si prefigge di eradicare la fame e la malnutrizione in tutte le sue forme entro il 2030.
La prima tra le quattro dimensioni della sicurezza alimentare si riferisce alla capacità di rendere gli alimenti disponibili attraverso una produzione adeguata e scambi commerciali efficaci. Come indicato dalla FAO nel report sopracitato, uno degli effetti più rilevanti del cambiamento climatico per la produzione agricola consiste nel modificare le condizioni fisiche, quali temperatura e precipitazioni, in cui questa si svolge e, conseguentemente,il suo livello di produttività.
Il Rapporto Speciale sul Clima e sulla Terra, realizzato dal Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change o IPCC), sottolinea che l’aumento delle temperature medie e i cambiamenti nell’andamento delle precipitazioni stanno già diminuendo la resa di alcune colture agricole, quali il mais, il grano e la soia. Il Rapporto afferma che l’impatto del cambiamento climatico sulla produttività agricola tenderà a peggiorare con l’aumentare delle temperature e sarà particolarmente rilevante nelle aree tropicali. Anche l’area mediterranea sarà anche fortemente colpita, a causa dell’effetto combinato delle temperature sempre più elevate e del deterioramento della scarsità idrica. Alcune aree geografiche a latitudini più elevate, come Russia, Canada e Scandinavia, potrebbero invece veder aumentare la loro resa agricola, almeno ai livelli di riscaldamento globale più moderati.
Una delle conseguenze più preoccupanti del cambiamento climatico per il sistema alimentare è l’aumentare della frequenza degli eventi meteorologici estremi, quali uragani, inondazioni e siccità. Questi possono generare ingenti danni al settore agro-alimentare, causando, ad esempio, la perdita dei raccolti, la distruzione delle strutture di stoccaggio o dei macchinari agricoli, ma anche disagi ai trasporti o alla operazioni di lavorazione dei prodotti. A tal proposito, la FAO stima che nei paesi in via di sviluppo l’agricoltura assorba in media il 25% dei danni totali causati dai disastri climatici, percentuale che sale fino all’84% in caso di eventi di siccità.
Nel Report Speciale sopracitato, la FAO sottolinea che “gli impatti [del cambiamento climatico] sulla produzione si traducono in conseguenze economiche e sociali, che influiscono sulla sicurezza alimentare”. L’effetto è duplice: da un lato, i produttori rischiano di vedere il proprio reddito diminuire o divenire più instabile e di perdere i propri asset produttivi, divenendo sempre più vulnerabili a futuri shock; dall’altro lato, i consumatori a basso reddito potrebbero essere gravemente colpiti dall’aumento dei prezzi dei beni alimentari, che l’IPCC ritiene probabile nel caso in la riduzione della produttività o l’interruzione dei flussi commerciali portino ad una ridotta disponibilità di prodotti agro-alimentari sui mercati locali. L’aumento dei prezzi rischia di aumentare il numero di persone a rischio di fame e malnutrizione, riducendo la loro capacità di accedere in maniera stabile a cibo sufficiente e sano.
Il cambiamento climatico potrebbe anche avere effetti rilevanti sulla qualità e salubrità dei beni alimentari, che a loro volta influiscono sul quarto pilastro della sicurezza alimentare: food utilization. Questo concetto si riferisce alla capacità di assimilare adeguatamente i nutrienti e di fare un uso adeguato dei prodotti alimentari, attraverso la corretta preservazione e preparazione del cibo ma anche un’equa distribuzione delle risorse tra i membri di una famiglia o comunità. Creando condizioni più favorevoli alla loro proliferazione, quali temperature più alte e maggiore umidità, il cambiamento climatico potrebbe indurre una variazione o un aumento della diffusione di agenti patogeni negli alimenti. Particolarmente rilevante è la diffusione delle micotossine, che già oggi interessano circa un quarto dei raccolti di mais a livello globale e che, se trasmesse agli esseri umani, possono causare ingenti danni alla salute.
Inoltre, la modifica delle condizioni climatiche potrebbe influire sullo stesso profilo nutrizionale degli alimenti. Ad esempio, l’IPCC riporta che un più alto livello di CO2 nell’aria potrebbe ridurre la qualità nutrizionale di importanti colture, quali riso e frumento, diminuendo la concentrazione di proteine, zinco e ferro al loro interno. Questo rischia di aggravare le già diffuse carenze di micronutrienti, che al giorno d’oggi colpiscono all’incirca 2 miliardi di persone nel mondo.
L’analisi di oggi dimostra come, non solo il sistema alimentare contribuisca in maniera rilevante al cambiamento climatico, ma rischi di subirne le conseguenze. Il variare delle condizioni climatiche potrebbe avere importanti effetti sulla produzione agro-alimentare, con gravi conseguenze anche sulle altre dimensioni della sicurezza alimentare. Questa consapevolezza accresce ulteriormente il senso di urgenza con cui affrontare la questione del cambiamento climatico, i cui effetti rischiano di ostacolare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di natura economica, sociale e ambientale. Per quanto riguarda il sistema alimentare, le conseguenze più gravi rischiano di abbattersi sugli individui, come i piccoli agricoltori, o i paesi più vulnerabili, a causa della maggiore esposizione agli effetti del cambiamento climatico e alla limitata disponibilità di risorse con cui intervenire per mitigare o adattarsi alle sue conseguenze. È fondamentale agire affinché questo fenomeno non accresca ulteriormente le disparità esistenti e non ne crei di nuove. Continuate a seguirci perché, nelle prossime settimane, analizzeremo più in dettaglio quali sono le azioni concrete che possiamo intraprendere al fine di minimizzare l’impatto del cambiamento climatico sul settore agro-alimentare.
Fonti
FAO (2008) An Introduction to the Basic Concepts of Food Security. Roma: EC – FAO Food Security Programme. http://www.fao.org/3/al936e/al936e.pdf
FAO (2015) Climate Change and Food Security: Risks and Responses. http://www.fao.org/3/i5188e/i5188e.pdf
FAO (2015) The impact of natural hazards and disasters on agriculture, food security and nutrition. http://www.fao.org/3/i5128e/i5128e.pdf
Mbow, C. et al. (2019) “Food Security”, in Climate Change and Land: an IPCC special report on climate change, desertification, land degradation, sustainable land management, food security, and greenhouse gas fluxes in terrestrial ecosystems, [P.R. Shukla et al. (eds.)]. In press. https://www.ipcc.ch/srccl/chapter/chapter-5/
Vermeulen, S. J., Campbell, B. M. and Ingram, J. S. I. (2012) “Climate Change and Food Systems”, Annual Review of Environment and Resources, 37:1, 195-222. https://www.annualreviews.org/doi/full/10.1146/annurev-environ-020411-130608#_i26
“Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile” in Nazioni Unite – Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, n.d. https://unric.org/it/obiettivo-2-porre-fine-alla-fame-raggiungere-la-sicurezza-alimentare-migliorare-la-nutrizione-e-promuovere-unagricoltura-sostenibile/