Il cibo è imprescindibile per la nostra vita. Oltre a assicurare l’accesso ad una quantità di cibo sufficiente e sconfiggere la fame, dobbiamo migliorare la qualità della nostra alimentazione e rafforzare la sicurezza alimentare. Solo così potremo garantire a tutti una vita sana ed una partecipazione attiva alla società.
“Fa’ che il cibo sia la tua medicina […] ” [1].
Le parole del celebre Ippocrate di Cos, considerato uno dei padri fondatori della medicina, sono ancora attuali a più di 2000 anni di distanza da quando furono pronunciate. Il suo monito assume particolare rilevanza alla luce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: l’alimentazione e le sue implicazioni per la salute sono parte integrante del secondo e terzo Obiettivo e ricoprono un ruolo importante nel raggiungimento di numerosi altri traguardi dell’Agenda 2030.
L’obiettivo di debellare la fame è forse il più noto tra quelli contenuti nell’SDG 2, ma l’ambizione di eradicare tutte le forme di malnutrizione e di garantire la sicurezza alimentare sono altrettanto rilevanti [2].
Secondo la definizione della FAO [3], la sicurezza alimentare prevede che “tutte le persone, in ogni momento, abbiano accesso fisico ed economico a una quantità di cibo sufficiente, sicuro e sano per soddisfare il loro fabbisogno dietetico e le loro preferenze alimentari per una vita attiva e sana”. Il concetto di sicurezza alimentare si focalizza sulla necessità di garantire che l’accesso ad un’alimentazione adeguata sia universale e costante. Una persona in stato di insicurezza alimentare non è infatti necessariamente affamata, ma la quantità e qualità del cibo a sua disposizione non sono regolari e sicure e questo può portare a situazioni di malnutrizione.
Come definito dall’OMS, con questo termine si indicano tutte le situazioni in cui l’apporto di energia e/o nutrienti presenta delle “mancanze, eccessi o squilibri” [4]. In altre parole, il concetto di malnutrizione è più ampio e raggruppa condizioni diverse fra loro, accomunate però dalla qualità carente dell’alimentazione. Le diverse forme di malnutrizione vengono generalmente categorizzate in:
La distinzione fra questi concetti, ci aiuta a comprendere appieno la portata della sfida davanti a noi. Per raggiungere i traguardi posti dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ѐ infatti necessario focalizzarsi su diverse dimensioni dell’accesso al cibo, tra cui:
Secondo l’ultima edizione del Rapporto sullo stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione pubblicato dalla FAO [5], i progressi fatti finora sono insufficienti per raggiungere i traguardi dell’Agenda 2030. Ad esempio, il numero delle persone affamate è in lenta ma continua crescita dal 2015, nonostante gli enormi miglioramenti dei decenni precedenti. La FAO stima che, nel 2019, le persone denutrite fossero 690 milioni. Inoltre prevede che questo numero crescerà fino a superare i 840 milioni nel 2030. Un valore lontano dall’obiettivo di azzerare la fame nel prossimo decennio.
Affrontare il problema della malnutrizione è particolarmente complesso per due ragioni. In primo luogo, la malnutrizione è un fenomeno di portata globale.Tutti i 143 paesi analizzati nell’’edizione 2020 del Global Nutrition Report [6] presentano almeno una forma di malnutrizione a livelli elevati. Particolarmente preoccupante è la crescita dell’obesità tra gli adulti e i bambini che, come riportato dalla FAO, è in crescita in tutte le regioni del mondo. Il secondo elemento che rende questa problematica particolarmente complessa è il “doppio o triplo fardello della malnutrizione”, ovvero la coesistenza di molteplici forme di malnutrizione nello stesso individuo, nucleo familiare o paese. Secondo il Global Nutrition Report, quasi l’87% dei paesi studiati presenta contemporaneamente almeno due forme di malnutrizione tra anemia, obesità e arresto della crescita; in un paese su quattro, invece, coesistono tutte e tre queste problematiche.
Come illustrato da Paul Newnham (Direttore del Advocacy Hub per l’SDG 2) [7], la presenza di situazioni di denutrizione e obesità può sembrare un “paradosso”. Questo, però, è una conseguenza dei colossali cambiamenti che molti paesi affrontano nel corso del proprio sviluppo. Newnham sottolinea, infatti, che la rapida diffusione dei prodotti alimentari industriali ha aggravato i problemi legati all’obesità e alle carenze di micronutrienti in molti paesi emergenti di America Latina, Asia e Africa. Questo fenomeno è rafforzato anche dal diffondersi di una vita sempre più sedentaria in seguito al processo di urbanizzazione e industrializzazione.
Accelerare il progresso verso l’eradicazione della fame e della malnutrizione è fondamentale. Assicurare una dieta sana a tutta la popolazione mondiale è infatti imprescindibile per garantirne la salute, ma anche per raggiungere gli obiettivi di sviluppo socio-economici prefissati dall’Agenda 2030.
Un’alimentazione adeguata è cruciale per realizzare due importanti traguardi dell’SDG 3 [8]: “porre fine alle morti prevenibili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età” e “ridurre di un terzo la mortalità prematura da malattie non trasmissibili”. Come sottolineato dall’OMS, i fattori nutrizionali contribuiscono infatti a circa il 45% dei decessi infantili prevenibili e i bambini denutriti sono particolarmente vulnerabili a malattie comuni come la malaria, la dissenteria e la polmonite [9]. Inoltre, una dieta sana è fondamentale per prevenire malattie non trasmissibili come diabete, cancro e patologie cardiache [4].
La salute è intrinsecamente legata anche allo sviluppo socio-economico. Da un lato, la povertà rappresenta un ostacolo spesso invalicabile nell’adozione di una dieta sana, come evidenziato dal Rapporto della FAO sopracitato. Dall’altro, la malnutrizione ha un impatto economico significativo sia a livello individuale che macroeconomico: essa compromette lo sviluppo fisico, cognitivo e la produttività di chi ne è affetto, imponendo costi di cura considerevoli sulle famiglie e sul sistema sanitario [10]. In questo modo, la fame e la malnutrizione rischiano di svantaggiare ulteriormente i gruppi più vulnerabili, riducendo le loro possibilità di sfuggire alla povertà e di partecipare attivamente alla società.
Fonti
[1] “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” in Medicina Online, 31 marzo 2014, https://medicinaonline.co/2014/03/31/fa-che-il-cibo-sia-la-tua-medicina-e-che-la-medicina-sia-il-tuo-cibo/
[2] “Obiettivo 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile” in Nazioni Unite – Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, n.d. https://unric.org/it/obiettivo-2-porre-fine-alla-fame-raggiungere-la-sicurezza-alimentare-migliorare-la-nutrizione-e-promuovere-unagricoltura-sostenibile/
[3] FAO (2008) An Introduction to the Basic Concepts of Food Security. Roma: EC – FAO Food Security Programme. http://www.fao.org/3/al936e/al936e.pdf
[4] “Malnutrition” in World Health Organization, 10 Aprile 2020 https://www.who.int/news-room/q-a-detail/malnutrition
[5] FAO, IFAD, UNICEF, WFP, WHO (2020) The State of Food Security and Nutrition in the World 2020. Transforming food systems for affordable healthy diets. Roma: FAO. https://doi.org/10.4060/ca9692en
[6] 2020 Global Nutrition Report: Action on equity to end malnutrition. Bristol, UK: Development Initiatives. https://globalnutritionreport.org/0fb38d
[7] Paul Newnham (2018) “Fame e obesità: i paradossi del nostro sistema alimentare”, in Barilla Centre for Food and Nutrition, 01 Febbraio 2018 https://www.barillacfn.com/it/magazine/cibo-e-sostenibilita/i-paradossi-del-nostro-sistema-alimentare/
[8] “Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” in Nazioni Unite – Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, n.d. https://unric.org/it/obiettivo-3-assicurare-la-salute-e-il-benessere-per-tutti-e-per-tutte-le-eta/
[9] “Children: improving survival and well-being”, in World Health Organization, 8 settembre 2020, https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/children-reducing-mortality
[10 ] Global Panel (2016) “Cost of malnutrition: Why policy action is urgent”, Technical Brief No. 3, London, UK: Global Panel on Agriculture and Food Systems for Nutrition.